Martedì, 15 Luglio 2025 16:57

Camminare nella speranza - Testimonianza del corso Rut

Testimonianza personale sul Corso di Rut

Centro Kerigma – Roma, luglio 2025

Ho partecipato al Corso di Rut senza aspettative precise. Portavo con me il desiderio silenzioso di comprendere meglio come proseguire il mio cammino di servizio a Dio, dopo aver lasciato ruoli e titoli ecclesiali che per molti anni hanno segnato la mia vita. Eppure, non ho mai lasciato l’amore per l’annuncio del Vangelo. Fin dal primo giorno, il percorso si è rivelato uno spazio sacro in cui la Parola ha potuto incontrare la mia verità interiore. Le meditazioni, le riflessioni e le preghiere mi hanno aiutato a discernere che, anche oggi, dopo aver rinunciato a una forma definita di servizio nella Chiesa, la chiamata a servire Dio resta viva e ardente nel mio cuore.

È un roveto che continua a bruciare senza consumarsi, perché alimentato da una Speranza che non delude. La figura di Rut mi ha toccato profondamente. Come lei, anch’io ho lasciato una terra conosciuta, sicurezze concrete e un’identità religiosa strutturata, per seguire una voce più profonda, un amore più grande. Il suo “Il tuo popolo sarà il mio popolo, il tuo Dio sarà il mio Dio” è diventato per me una preghiera di rinnovata fedeltà: non ad una forma esteriore, ma al Dio vivente che guida i passi anche nel deserto.

Durante il corso, ho rivisto me stesso nella Noemi ferita, nella Rut fedele, e perfino nell’attesa del riscatto rappresentata da Booz. Ho riconosciuto come ogni ferita possa diventare grembo di una fecondità nuova, quando viene abitata dalla Speranza. Una speranza che non si fonda su illusioni, ma sulla promessa di Dio che opera nella realtà concreta della vita. Desidero esprimere la mia profonda gratitudine ai relatori don Danilo, Clara e don Pippo per la sapienza, la delicatezza e la verità con cui hanno accompagnato il cammino. Un ringraziamento particolare va a Carlos, per la sua premura fraterna, e a tutti i partecipanti: siete stati per me autentici fratelli e sorelle, compagni veri di pellegrinaggio spirituale. Il Corso di Rut non è stato per me solo una formazione biblica, ma un’esperienza di conferma interiore. Riconosco oggi che, pur non appartenendo più a una struttura ecclesiale, appartengo ancora e sempre alla Chiesa viva che nasce dall’ascolto, dalla condivisione e dalla fedeltà. E la mia missione non è finita, ma si trasforma e continua, guidata dall’unico Dio che dona Speranza a chi lo cerca con cuore sincero.

Con gratitudine e pace.


Roberto