Nel fine settima di venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 Febbraio si è svolto lo Youth Project Conference 2021 sulla piattaforma ZOOM, con la partecipazione di circa 100 rappresentanti di 25 nazioni, dall'Europa, dall'America, Asia ed Africa.
L'evento è stato presentato da Carlos Macías De Lara, presidente del "Centro Kerigma International", che ha sottolineato la necessità di fare un percorso di forrmazione per i giovani impegnati nell'evangelizzazione in modo da riflettere la luce viva di Cristo e "Risplendere come astri nel mondo" (Fil 2, 15) tra le tenebre di questo tempo, perché incutono paura, incertezza e smarrimento, minacciando la stessa fede cristiana. Per questo motivo ha meditato i versi del vangelo di Marco 14,50-52 e 16,6 che tratta del giovane del lenzuolo e della veste bianca per descrivere la realtà di oggi e comprendere il bisogno di stare saldi nel Signore, nel momento della stanchezza e della difficoltà, per rispettare la propria vocazione di cristiani, testimoniando la speranza e la luce di Cristo Risorto. Successivamente si sono ascoltate alcune esperienze molto interessa di evangelizzazione nelle diverse realtà di Chiesa nel mondo ed hanno parlato:
— Nadia dall'Irak che ha evidenziato le difficoltà di un piccolo nucleo di cristiani, 0,9% della popolazione totale musulmana, impegnati attraverso la caritas a sostenere famiglie, gruppi, giovani.
— Diana dall'Ecuador descrive la paura della pandemia ed i messaggi di speranza tra i giovani.
— Ana Gabriela dal Messico presenta alcune tipologie di comunicazione digitale ed in presenza, mostrando nuove opportunità di annuncio, senza lasciarsi condizionare dal covid.
Nel sabato pomeriggio si è continuato il convegno con il cileno Ariel Rojas, giovane rappresentante della pastorale giovanile e membro del Sinodo per i giovani, che ha affrontato il tema dell'evangelizzazione con i nuovi strumenti digitali, evidenziando come Gesù stesso abbia dato la missione di evangelizzare e sia, nello stesso tempo il fine dell'evangelizzazione, facendo sempre nuovi discepoli con il Battesimo che innesta nella Trinità e caratterizza l'identità di figli appartenenti alla Chiesa. Per questo è importante approfondire l'annuncio di Cristo vivo nell'esperienza dell'amore mediante il Kerigma, rivolgendosi ai giovani con: una fede solida, la coerenza della vita, l'umiltà, la fedeltà nel poco, una solida vita interiore, molta gioia, formazione continua. Inoltre occorre rendere protagonisti i giovani che si assumano la responsabilità di essere ambasciatori della fede matura e dell'amore di Dio nel mondo digitale con gli strumenti adatti per entrare nella rete in gruppo e tenere presente la capacità di:
- connettere la fede con la vita;
- avere un realismo cristiano, vedere piccoli miracoli quotidiani;
- comunicare a partire dalle proprie vulnerabilità;
- aiutare le persone ad essere libere e scegliere per se stesse Dio;
- rispettare i processi di crescita ed accompagnarli con amore.
Di seguito c'è stata la relazione di Sr Nathalie Becquart, francese di nuova nomina come sottosegretaria al Sinodo dei Vescovi, che ha parlato, alla luce di Christus Vivit, della sinodalità per l'evangelizzazione dei giovani. In particolare è emerso che c'è una sinodalità teologica e pratica da dover imparare per poter agire con i giovani che vogliono partecipare, sentirsi protagonisti e collaborare nella Chiesa, facendo lo stesso cammino insieme nell'incontro con Gesù, attraverso:
- l'ascolto reciproco e il dialogo intergenerazionale;
- l'accoglienza della diversità ed il riconoscimento della vocazione;
- la propria chiamata e la costruzione della comunità.
Così si tratta di fare un viaggio di comunità ed essere al servizio del bene comune, riappropriandosi dei doni del battesimo ed entrando nel mistero della Trinità, l'immagine della Chiesa che permette di essere vera comunità, attraverso l'arte della vita, guardando a Gesù come modello. In fondo la sinodalità stessa è una chiamata che consente il lavoro di squadra, in modo collaborativo, con disponibilità, tenerezza, confidenza, amicizia, mutualità. La serata finisce con la testimonianza dei giovani dal Pakistan, dove ci sono problemi di lavoro, di denutrizione e mancanza d'istruzione e dalla scuola di formazione dell'Ucraina si apprende l'impegno ad evangelizzare nel carcere, la rievangelizzazione ed il ritorno in chiesa, la caritas e l'ambiente, il rispetto della natura.
Nel pomeriggio di domenica si è svolta la catechesi di Clara Macias de Lara sulla predicazione nell'evangelizzazione, sottolineando la necessità del Kerigma per fare esperienza dell'amore di Dio e di una Chiesa in uscita come vuole Papa Francesco. Il Kerigma deve essere presente in tutta l'attività della Chiesa come filo conduttore che porta alla conversione. Per questo Clarita spiega le tre parti fondamentali della predicazione, introduzione, contenuto e conclusione, sviluppando per ciascuno altri tre aspetti da seguire per una predicazione kerigmatica che ha bisogno di tenere nel cuore, in mano e sulla bocca la Parola di Dio. Clara è stata supportata nella relazione dalle testimonianze di Anna Gabriella e di Kristy Lomelì, molto pertinenti ed efficaci pe mostrare in nuovo approccio alla metodologia dei predicatori.
In conclusione l'intervento di Carlos, il coordinatore responsabile del convegno, che ha fatto un breve riassunto della sua storia di predicatore, coinvolto in Evangelizzazione 2000, poi nella Scuola di formazione di Sant'Andrea prima e fondatore presidente dopo del Centro Kerigma Internazional, promuovendo la nuova evangelizzazione per la trasformazione del mondo e della società. Su questa linea è stato predisposto un programma di corsi per giovani, adulti e coppie, proposti e realizzati a servizio delle diocesi, delle parrocchie, di operatori etc... in tutto il mondo.
Infine Carlos ha dato la parola per condividere il lavoro e l'esperienza dei tre giorni con alcuni partecipanti. Si è trattato di un momento altamente significativo per la Chiesa Cattolica universale che si è incontrata online, a distanza, tra gli ostacoli, ma costituendosi in Cristo Gesù come una sola cosa, in un solo corpo, un segno di popolo in cammino. Pertanto è stata esaltata la gloria e la magnificienza del Signore nella realtà operativa dell'unità della Chiesa, della gioia del messaggio della salvezza, della bellezza di stare in comunione nella diversità, alla luce della Parola di Dio che rigenera, risana, risveglia, rafforza e rinnova i cuori su questa terra dolorante con la luce e la speranza della fede.
Santo Trimarchi