Giovedì, 27 Maggio 2021 09:55

Pentecoste: "Effonderò il mio Spirito"

La settimana scorsa si è tenuto sulla piattaforna ZOOM, per cinque serate, il ritiro online sulla PENTECOSTE “Effonderò il mio Spirito ”predicato da Carlos Macias de Lara, presidente del Centro Kerigma International.

È stato un evento meraviglioso, che ha fatto sperimentare, ai numerosi partecipanti, la bellezza dell'evangelizzazione con la forza dello Spirito Santo, attraversando di stupore in stupore la Parola di Dio e penetrando nel cuore di chi ascolta con attenzione, disponibilità e amore. In questo periodo di stanchezza, di incertezza, di aridità interiore e di amarezza, Carlos ha dato la possibilità di rinvigorirsi, di rinascere a vita nuova, alla presenza dello Spirito Santo, che riscende sempre su chi lo richiede e riaccende la luce con la pratica dei sacramenti offerti dalla Chiesa, dalla comunità unita nel cammino di fede e di speranza. Per questo è stato opportuno prepararsi alla Pentecoste con una certa consapevolezza dell'azione dello Spirito di Dio, la Terza Persona della Trinità ancora oggi piuttosto sconosciuta, attraverso un viaggio tra le pagine bibliche, che, dalla Genesi all'Apocalisse ne ha mostrato le opere e rivelato la potenza. A partire dalla creazione si è scoperto che il Vangelo è per ogni creatura e l'uomo è creato per il Vangelo, è fatto per essere amato, è compatibile con la vita, che viene dal creato e dalle creature, dalla Parola di Dio che si è fatta carne, da Gesù Cristo in cui è stato portato a compimento "il disegno di ricapitolare tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra" (Ef 1,10). È così che i cristiani portano con sé la guarigione, nella cultura di morte che ci circonda, la liberazione dal male e la gioia della salvezza, restando in comunione con Dio Padre, il Figlio e lo Spirito Santo nella pienezza della verità che è relazione di bellezza e bontà.

Dalla storia della salvezza si apprende come basti un solo uomo buono (Noè) per far ripartire dalla corruzione del mondo e riprendere in mano la speranza, ieri come oggi, in modo da poter contemplare la giustizia e coltivare la benevolenza. In modo definitivo Gesù Cristo, Testimone del Regno di Dio, non ha più lasciato da soli uomini e donne perché ha redento il mondo e con la sua Pasqua dopo l'Ascensione, il cinquantesimo giorno, per la festa di Pentecoste, ha effuso lo Spirito Santo sugli apostoli riuniti, nello stesso luogo, in preghiera con Maria a Gerusalemme. È qui che bisogna risalire ancora, ritornare con fede e fare memoria per ricaricarsi, risentire il fuoco dello Spirito di Dio, rivedere la luce che trafigge le tenebre, riappropriarsi delle lingue proprie del cristianesimo, la verità e l'amore. Soltanto così si può dare risposta alla supplica dell'uomo del nostro tempo che a ciascuno di noi, nel luogo in cui ci troviamo, con le persone che ci stanno accanto, nelle situazioni di sofferenza e di angoscia che si vivono, grida, come il macedone che si rivolge a san Paolo, "Vieni ed aiutaci" (At 16,6).

C'è bisogno di Gesù, di nuovi evangelizzatori, di visionari per il popolo di Dio, di una chiesa davvero missionaria, che sappia trarre il bene anche quando c'è crisi, si è in difficoltà, nel disagio, nella fragilità, e offrire la parola viva, efficace, guaritrice e liberante che porta sollievo, la luce, la gioia e la pace in questo mondo provato, smarrito e dolorante.

Santo Trimarchi